Nel momento in cui non è possibile collegare le fognature di casa alla normale rete fognaria perché troppo distante, ecco che l’idraulico a Milano potrebbe progettare le fognature che confluiscono tutte quante in un pozzo nero. Si tratta di una vasca per la raccolta delle acque di scarico che può essere realizzata in diversi materiali. Vediamo ora quali sono le 3 alternative e tutti i relativi pro e contro.
In cemento
Il materiale più utilizzato per la realizzazione dei pozzi neri e delle fosse biologiche è il cemento calcestruzzo. La base cementizia è quella più compatta che c’è così da creare un guscio davvero molto resistente che diventa molto adatto per diventare un pozzo nero che viene sotterrato a un metro e mezzo di profondità. Il peso del terreno è ottimamene retto e non vi sono problemi nel corso del tempo di rotture, sversamenti o altro. La resistenza del cemento è massima e perciò lo è anche la sua durata nel tempo. L’unico svantaggio riguarda il suo rezzo che è un po’ alto rispetto alale altre soluzioni.
In pvc
Il pvc è un polimero plastico che trova moltissime applicazioni, soprattutto in campo edile, poiché ha diversi vantaggi davvero innegabili. Il pvc per i pozzi neri viene fuso con uno spessore tale da garantire la massima resistenza nel tempo contro qualsiasi eventualità, compresi lavori stradali maldestri o anche eventi sismici. Non ci son problemi di rotture e perciò la sua durata è molto buona. Uno degli altri vantaggi del pvc è che si tratta di una soluzione davvero molto economica che consente di risparmiare senza far a meno della qualità, consigliatissima dall’idraulico a Milano.
In vetroresina
Infine, le cisterne che hanno il compito di raccogliere le acque grigie e nere delle abitazioni troppo lontane dalla rete fognaria, possono essere realizzate anche in vetroresina; un materiale molto buono per via della sua resistenza. Il suo prezzo è inferire rispetto a quello del cemento, per esempio, ma lo è anche la sua durata nel tempo, che comunque è molto buona e del tutto accettabile.